Bisignano, i dipendenti di Ecoross alzano il tiro
I lavoratori in forza ad Ecoross, l'azienda che gestisce la raccolta differenziata sul territorio, patrocinati dal sindacato UNTIA, proseguono ad oltranza lo stato di agitazione e l'astensione dal lavoro.
La spazzatura si accumula pericolosamente, con problemi igienico-sanitari e la tensione sale. Gli operai e le loro famiglie, ormai esausti, hanno deciso di intensificare la protesta tanto che hanno passato la notte davanti all'isola ecologica. Alla base della protesta il mancato pagamento di tre mensilità più la tredicesima. L'incontro svoltosi nei giorni scorsi non ha sortito effetti ed è stato solo interlocutorio. Eppure il sindacato - la missiva è firmata da Giuseppe Brogni, segretario regionale e coordinatore nazionale Untia - aveva chiesto un incontro urgente al prefetto di Cosenza, di conciliazione. E, nel contempo, aveva dichiarato ancora una volta lo stato di agitazione del personale.
La tensione che regna fra i lavoratori fa emergere uno scontro latente che covava ormai da mesi fra Comune e ditta. Ecoross contesta la situazione di irregolarità che caratterizza l'esecuzione dell'appalto. Lamenta la condizione di grave sofferenza economica e gestionale. Ecoross è costretta a svolgere il servizio di raccolta rifiuti nonostante il contratto d'appalto sia scaduto il 30 giugno 2021.
Il Comune registrate le inadempienze della società che hanno compromesso quasi completamente il servizio giornaliero di raccolta, per come ampiamente accertabile e verificabile, ritiene di applicare per ciascuna delle suddette giornate di disservizio la sanzione di 400 euro per un importo totale di 4.000 euro.
